domenica 24 febbraio 2008

Persa nel treno

"GENOVA - Cento euro per risarcire il "danno esistenziale" ad una passeggera che ha atteso un'ora e mezzo l'arrivo a destinazione di un Genova-Torino bloccato da un guasto al locomotore". 23 febbraio 2008, Repubblica.it

Inizia (procede?) così la mia personale Campagna contro i servizi di Trenitalia, con una buona notizia: forse le cose possono cambiare.
Domani sarà lunedì, e come tutti i lunedì mi recherò alla stazione di Genova Brignole per prendere il treno delle 8.10 diretto a Milano.
Se il treno non sarà soppresso (vedi lunedì scorso), riuscirò ad arrivare al lavoro in tempo. Se il treno invece non ci sarà, attenderò con pazienza il successivo, trascorrendo mezz'ora fra biglietteria, ufficio informazioni, inutili telefonate al NUMERO VERDE: 0.15 centesimi alla risposta, 1.29 € al minuto, ma quale numero verde!

C'è da dire che nell'attesa potrò sempre prendere freddo al binario, ascoltando a tutto volume la pubblicità che Trenitalia ha deciso di concedermi, tramite un numero illimitato di maxi-schermi (a occhio sono almeno 20 pollici di televisore).
Io, una consumatrice, bombardata dalla pubblicità Dolce e Gabbana, alle otto di mattina, con un sonno bestia addosso. Cosa credete, che appena arrivata a Milano, correrò a comprare il profumo in questione per tirarmi su di morale?

Se davvero volete farmi sorbire la vostra pubblicità, mi pagate, oppure mi fate uno sconto sul biglietto.
15,50 € per un treno dove non posso nemmeno andare in bagno e sperare di poter tirare la catena. Tariffa intercity con diritto di posto a sedere. Altrimenti 15,50 € senza diritto di posto a sedere, è uguale.
Soprattutto al ritorno, alle 18.10 del venerdì, quando i corridoi sono affollati di gente, e in bagno è proprio impossibile andare.
Fatemi pagare, e caro, ma non ditemi che questo è un servizio migliore, più comodo, un servizio vero.
Tanto nessuno reclama, nemmeno per i ritardi ritoccati a 25 minuti (una volta, giuro, sono stati 29!) per non pagare il rimborso del 30%.
Fare un reclamo, e perché mai?
Per ricevere tre mesi dopo le vostre scuse?
Ne faccio a meno, e farei volentieri a meno di voi.

4 commenti:

pastor ha detto...

Ciao tupet.
Non serve che ti dica che condivido ogni tua notazione critica nei confronti delle stazioni dei treni dei viaggi delle ferrovie.
Ma ho una sola domanda: se è vero che i treni sono zozzi e fanno schifo e la gente giustamente si lamenta, come mai, visto che la gente in parte larga è profumanta ma fa totalmente schifo, come mai, dico, nessun treno si lamenta?
Io sono per le pari opportunità: togliamo i televisori dalle stazioni e dotiamo locomotori e vagoni di apparati fonatori e un brandello di coscienza critica.
Secondo me, avremo delle belle sorprese.
Baci

nipenanimiedo ha detto...

ma pensavo ti fossi persa sul treno come il melai che si era perso nel bosco andando per funghi...be era divertente se ti perdevi sul treno, invece è solo la tua pazienza ad essersi persa, povresita, la prossima volta tienila per mano e non ti distrarre a guardare le pubblicità con il maschio di pulce e poiana nudo, se noi lei scappa! a me l'ultima volta che sono andato a MI 105 min di ritardo, e avevo una riunione... viaggio con decenza una volta su tre, mi sembra pochino con quello che costa ora!!! in realta volevo solo salutarti chesifottatrenitalia! alhoa

mARTin ha detto...

certo che quando c'era ancora LUI i treni ccorrevano futuristicamente in orario.........

mARTin ha detto...

bei tempi...